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Michele Santoro contro Mario Draghi: "Abuso di potere e censura, dica la verità"

Michele Santoro

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Chiede al premier Mario Draghi di "dirci la verità" sulla lista dei filorussi che è un "abuso di potere" e sulla narrazione della guerra in Ucraina, sottolinea Michele Santoro in una intervista a La Stampa, "è significativo che io non abbia una trasmissione, nonostante migliaia di persone scrivano sui social che mi vorrebbero in tv. Ho lottato tanto contro le censure di Berlusconi e mi trovo a subire la censura di chi di fatto controlla la Rai da anni, il Pd. Non ha più sezioni sul territorio, le ha in Rai".

 

 

E se salva Report - "è un ottimo programma" - Santoro boccia tutti i tg: "Sono desolanti: tutti con le telecamere piantate nello stesso modo, vedono le cose come le vede il governo ucraino. Da mattina a sera abbiamo una rappresentazione del dolore, che va fatta, ma andrebbe completata con analisi e punti di osservazione diversi". Per esempio, prosegue il giornalista, "L’Ucraina non è una democrazia compiuta. Prima dell’invasione c’era un altissimo tasso di corruzione, oligarchi che dominavano la politica, partiti e giornali sciolti di forza, giornalisti uccisi". Ma guai a dargli del putiniano: "Mi hanno chiamato giullare, fascista. Quello che dico sull'Ucraina sono fatti che nessuno può mettere in discussione".

 

 

Ormai Santoro è talmente controcorrente da arrivare a difendere Matteo Salvini per il suo viaggio in Russia e pure Silvio Berlusconi. Della missione del leader della Lega dice che è "un po’ come la trasmissione di Massimo Giletti: male non fa, bisogna vedere se può far del bene. Se tornasse dalla Russia con un ramoscello di pace, perché dovremmo essere contrari?". Infine, sul Cav: "è uno che la guerra la aborre quanto me, ne sono convinto. Credo che se avesse potuto fare qualcosa di persona lo avrebbe fatto, magari avrà pure provato a telefonare a Vladimir Putin. Mi piacerebbe chiederglielo, ma ormai ha tanti di quei filtri...". 

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