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Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio zittisce il giovane nordafricano: "Niente da spiegare, chiedi solo scusa"

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Dopo i fatti di Peschiera del Garda, con il branco di nordafricani che ha preso di  mira delle giovani italiane su un treno turistico, si riaccende il dibattito su immigrazione e integrazione. A Dritto e rovescio, su Rete 4, interviene Laura Ravetto, esponente della Lega. "Non c'è integrazione se non c'è il lavoro, e in Italia il tasso di disoccupazione è alto, e flussi migratori moderati. La politica dei porti aperti ha provocato questo disastro sociale, se tu fai arrivare più persone di quanto il sistema ne possa avere il sistema salta". 

 

 

 

"Seconda cosa - aggiunge la Ravetto, in studio -: l'integrazione non esiste ope legis, non esiste per legge, ma va verificata su dati reali. Questa proposta della sinistra sullo Ius Scholae, che vorrebbe dare la cittadinanza indipendentemente da una verifica reale sulla volontà di integrarsi, è la strada sbagliata. Questi ragazzi, che probabilmente avevano già la cittadinanza italiana in quanto figli di cittadini italiani o comunque, da minorenni, con lo Ius Scholae la potrebbero avere, non hanno nessuna intenzione di integrarsi, mitizzano il loro paese d'origine in Africa". 

 

 

 

Altro momento a nervi tesi il collegamento con un giovane nordafricano coinvolto nelle violenze di Peschiera. "Alla fine mi hanno preso e mi hanno messo 3 giorni in cella nella m***a, con uno che aveva fatto qualcosa di molto peggio". "Che dovevano fare, portarla al parco giochi? A Gardaland?", domanda Paolo Del Debbio, mentre il pubblico in studio applaude. "Non c'è da spiegare, c'è da chiedere scusa alla Polizia municipale", rincara il conduttore. "Ma scusa cosa, siete voi che dovete chiedermi scusa - ribatte il giovane nordafricano -, è lo Stato che deve chiedermi scusa, è proprio il sistema italiano che non va bene".

 

 

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