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L'aria che tira, gli insulti di Travaglio a Di Maio: "Poltrona, linguetta...", come rosica

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Un Marco Travaglio combattuto, in difficoltà. Già, il suo M5s si sta squagliando e non sa più che fare. Difficile tenere la barra dritta al Fatto Quotidiano. Molti attacchi a Mario Draghi e a Luigi Di Maio, ma anche la difesa di Giuseppe Conte, ora, si fa meno dura e pura. Già, troppo accondiscendente - si ipotizza - con il premier. Sempre troppo remissivo. Insomma, Travaglio tifa crisi di governo, è per la linea di Alessandro Di Battista, e il presunto avvocato del popolo proprio non gliela concede.

 

In tutto ciò, però, Travaglio porta a teatro il suo "Il Conticido dei migliori". Un monologo in cui racconta l'omicidio politico, appunto, di Giuseppe Conte da parte del governo dei migliori, ovvero da parte di Mario Draghi. E chissà se il direttore ha ancora tutta questa voglia di difenderlo, l'ex premier. Lo spettacolo, per inciso, va in scena al teatro romano di Ostia Antica.

 

Nello spettacolo Travaglio si interroga sul passato recente, sul futuro e sulle scelte del M5s. E a questo spettacolo, L'aria che tira - il programma in onda su La7 - dedica un servizio di Michela Rubortone. La quale si imbatte in Travaglio. Che ne ha per tutti: "I messaggi di Beppe Grillo? Deliranti. Luigi Di Maio? Giggino 'a poltrona, Giggino 'a linguetta". Veleno. Già. Quanto veleno...

L'aria che tira, Travaglio e lo spettacolo a teatro: qui il servizio

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