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Quarta Repubblica, Sallusti incenerisce i grillini: "Per star dietro a Conte e Toninelli? Ridicola farsa"

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Ad alzo zero. Alessandro Sallusti passa all'attacco, durissimo, per quanto visto nel giorno della crisi di governo aperta da Giuseppe Conte e M5s per ragioni difficili da comprendere, se non la disperazione per il perenne crollo di consensi. Una crisi aperta nel momento peggiore, tra crisi economica, guerra, recrudescenze del Covid, caro-vita e i miliardi del Pnrr da gestire. È davvero il momento per scaricare Mario Draghi? Domanda, va da sé, retorica...

 

E così il direttore di Libero, ospite in collegamento a Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro tornato straordinariamente in onda su Rete 4 per seguire gli ultimi sviluppi politici, mette nel mirino i pentastellati. "Non c'è motivo al mondo per cui Draghi si giochi la sua autorevolezza per stare dietro ai Conte e ai Toninelli, non penso che lui voglia andare avanti", spiega Sallusti, mostrando di comprendere e condividere le ragioni del presidente del Consiglio, stufo di avere a che fare con dei dilettanti del calibro di Danilo Toninelli (ma anche Giuseppe Conte).

 

Dunque, Sallusti riprende: "Oggi è avvenuta una cosa nella sua drammaticità ridicola. Credo che questa farsa non finisca presto", aggiunge. Il direttore, inoltre, ha spiegato come a suo giudizio sia già iniziata un'operazione, guidata da Sergio Mattarella, per evitare che il centrodestra possa governare. Operazione che come primo atto prevede la tenuta in vita di questo governo o la formazione di un'altra maggioranza, per quanto l'ipotesi appaia improbabile. Insomma, costi quel che costi, Mattarella non vuole il voto anticipato. Già, perché sondaggi alla mano, il centrodestra avrebbe gioco facile nello strappare la vittoria.

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