Luciano Canfora in un'intervista al Fatto Quotidiano, prova a spiegare cosa potrebbe accadere dopo il ritorno alla Camere di Draghi di mercoledì prossimo. Canfora analizza la situazione così: "Non so. Di sicuro attorno alla sua figura c'è stata tanta retorica apologetica, con punte quasi comiche: si ricordi l'articolo sulle statue di De Gasperi e di Einaudi che si inchinano al passaggio del "migliore". Dopo questa stagione di esaltazione senza limiti, per gli organi di stampa è difficile accettare che se ne vada così: devono piangere per forza, è un obbligo quasi estetico. Io invece vorrei incoraggiarli: non sarebbe un dramma".
In Onda, la profezia di Sabino Cassese: "Cosa succede mercoledì in Parlamento"
"Tutti si renderanno conto che il presidente della Repubblica non può sciogliere il Parlamento": ...Poi si affida alla saggezza di Mattarella, vero arbitro della partita: "Mettiamo che Draghi si rifiuti davvero di andare avanti, una soluzione potrebbe essere sostituirlo con una figura che non crei particolari imbarazzi alle forze politiche della maggioranza. Uno come Daniele Franco. Se invece prendesse forma l'ipotesi considerata più pericolosa - e cioè che il presidente della Repubblica sciogliesse le Camere e indicasse una data per le elezioni - credo si finirebbe per votare verso ottobre. Draghi rimarrebbe in carica per l'ordinaria amministrazione (la storia recente dimostra che non è necessariamente così 'ordinaria'), solo pochi mesi in meno della durata naturale della legislatura. Eviterei toni apocalittici: Mattarella è un buon democristiano e ha l'esperienza del tessitore, farà in modo di diluire questa crisi".
Sondaggio di Termometro Politico, ecco il nome del prossimo premier
Palazzo Chigi pronto per Giorgia Meloni. Un sondaggio realizzato da Termometro Politico nel bel mezzo di una crisi di go...Infine analizza (e critica) le mosse di Enrico Letta: "Più va avanti il governo senza Meloni, più Meloni cresce nei consensi.Intanto il centrosinistra è esploso, almeno nella versione Pd-5S. Qualche responsabilità ce l'ha anche Enrico Letta, che ha impostato da subito il rapporto con il M5S con pretese di carattere egemonico, urticando e indebolendo i suoi interlocutori".