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In Onda, Peter Gomez: "Sono pronti a farlo", soffiata sulla mossa-choc del M5s in aula

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A poche ore dalla resa dei conti (mercoledì Mario Draghi si presenterà alle Camere), a sbilanciarsi sulla crisi di governo è Peter Gomez. Ospite di In Onda su La7 nella puntata di lunedì 18 luglio, il giornalista svela: "C'è una pattuglia che spera e che vuole dimostrare a Draghi che sta con lui. Per questo alcuni grillini sarebbero pronti a fondare un terzo gruppo". I retroscena riportati da David Parenzo e Concita De Gregorio parlano di 15 deputati e 3/4 senatori, che si vanno dunque ad aggiungere ai 70 parlamentari passati con Luigi Di Maio

 

 

Quello che accadrà in Aula rimane comunque una sorpresa. Secondo il direttore del fattoquotidiano.it  non è escluso che tutto possa ricompattarsi: "Se le risposte fossero positive e non generiche, Conte continuerà a far votare la fiducia". Difficile invece da capire, almeno per Gomez, la scelta del presidente del Consiglio di consegnare a Sergio Mattarella le proprie dimissioni: "A parte il Pd nessuno vuole più i Cinque Stelle. Allora perché Draghi lascia facendosi passare per uno Schettino qualsiasi?". 

 

 

Il giornalista non comprende come il premier continui a ribadire: "O 5 Stelle, o niente governo". D'altro canto Giuseppe Conte passa la patata bollente a Draghi. Il ragionamento del leader pentastellato al termine di tre lunghi giorni di assemblee è il seguente: è lui a dover decidere se il governo cade o resta in piedi, è sua la responsabilità di staccare la spina. "Adesso la decisione non spetta a noi ma spetta al premier Draghi", è stato il suo commento. Tradotto: il Movimento non vuole il voto anticipato, il presidente del Consiglio può andare avanti con o senza Cinque Stelle, accogliendo i famosi nove punti o accettando una sorta di appoggio esterno. 

 

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