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Mario Draghi, "il giorno dopo" le dimissioni: gira una foto umiliante

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La triste fine di Mario Draghi: a una manciata di ore dalle sue dimissioni, mezza Italia è in lacrime ma l'altra già festeggia in maniera eclatante. Non è un caso che sui social si sprechino le foto dell'ormai ex premier (resterà in carica per gli affari correnti, fino alla formazione del prossimo governo in ottobre) con sorriso "da guancia a guancia" (tradotto: non vedeva l'ora di fare le valigie e mollare quella gabbia di matti tra Palazzo Chigi e Parlamento) o, viceversa, in versione "umarell". Un fotomontaggio malinconico che vede l'ex numero uno della Banca centrale europea con le braccia dietro le spalle, osservare con sguardo un po' perso i lavori in un cantiere. Un pensionato italiano modello, insomma, se non fosse sostanziosa la differenza nel conto in banca e nell'assegno Inps. 

 

 

 

 

 



Si ride, insomma, e molti festeggiano vedendo nella caduta di Draghi la caduta di un modello politico basato tutto sui cambi di casacca in Parlamento e la smaccata volontà di ignorare il giudizio degli elettori, facendo di tutto per mettere il potere nelle mani di figure tecniche e almeno ufficialmente super partes. Un giochino abbastanza sporco e piuttosto dichiarato, quello messo in atto da molti partiti, per scrollarsi di dosso le più pesanti e rischiose responsabilità di governo. E forse, come per un altro famosissimo Mario. Monti, anche per Draghi era scritto che sarebbe finita così. Ah, se solo fosse riuscito a farsi eleggere al Quirinale, qualche mese fa...

 

 

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