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Silvio Berlusconi, il fango di Repubblica: "Cosa ha detto all'ambasciatore russo"

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Dalla Lega a Forza Italia: il "russiagate" legato alla caduta del governo di Mario Draghi si allarga. Dopo le indiscrezioni pubblicate dalla Stampa che coinvolgono Antonio Capuano, indicato come consulente per i rapporti internazionali di Matteo Salvini, e il funzionario dell'ambasciata russa, Oleg Kostyukov (il tutto smentito dai vertici degli 007), adesso l'attenzione si sposta anche su Forza Italia e su Silvio Berlusconi che mercoledì, secondo quanto scrive Repubblica, avrebbe sentito telefonicamente l'ambasciatore russo in Italia Razov. "Ricostruzioni fantasiose", ha tuonato il Cavaliere affidando a una nota il chiarimento. "Leggiamo con profondo stupore una fantasiosa ricostruzione del quotidiano Repubblica, relativa alle ore precedenti alla caduta del governo Draghi. Stupisce che uno dei più grandi quotidiani italiani dia spazio a illazioni non soltanto infondate, ma che vanno nella direzione esattamente opposta rispetto alle nostre convinzioni e ai nostri comportamenti", si legge nel commento all'articolo intitolato Le telefonate di Berlusconi con l'ambasciatore russo 'Mi ha spiegato la verità".

 

 

Nel pezzo si racconta che il Cavaliere il giorno stesso in cui è caduto il governo Draghi avrebbe parlato con diversi dirigenti e ministri azzurri criticando alcune scelte di politica estera dell'esecutivo e confidando loro di aver parlato con l'ambasciatore russo in Italia che gli avrebbe spiegato le ragioni di Mosca, che era stata l'Ucraina a fare ventimila vittime nelle zone contese e che l'invasione era necessaria perché il rischio era che Kiev attaccasse la Russia. "Innanzitutto", prosegue la nota, "è sconcertante l'idea che un leader si faccia suggerire dall'ambasciatore di un Paese straniero valutazioni di politica internazionale. Un leader della caratura internazionale di Silvio Berlusconi, quando desidera avere contatti con leader stranieri lo fa al massimo livello, cosa che con la Russia non avviene da molto tempo. Tutto questo farebbe addirittura sorridere, se non fossimo di fronte a una delle peggiori tragedie del nostro tempo". Già, la macchina del fango è ripartita. E a pienissimo regime.

 

 

Quanto alla guerra, la nota azzurra sottolinea che la posizione di Forza Italia "su questo è perfettamente allineata con quella del Governo Italiano, dell'Unione Europea e degli Stati Uniti. La solidarietà atlantica per noi è una cosa seria, è il cardine della nostra politica estera. Questo non ci impedisce di provare profondo dolore per le vittime e le distruzioni e di auspicare, come farebbe ogni persona ragionevole, che si trovi una strada diplomatica per far cessare questo massacro". "Lo abbiamo detto e ripetuto in tante occasioni ufficiali e Forza Italia lo ha tradotto in concreto con gli atti legislativi e le risoluzioni votate in Parlamento. Forse", conclude la nota, "sarebbe più utile raccontare questi, che sono fatti ben chiari e visibili, piuttosto che raccogliere pettegolezzi mal interpretati o addirittura inventati di sana pianta". 

 

 

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