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Albert Bourla, il big di Pfizer positivo al Covid dopo quattro dosi: le condizioni

Albert Bourla

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Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, con un comunicato pubblicato sul suo profilo Twitter, ha annunciato di essere risultato positivo al Covid. Il ceo dell’azienda farmaceutica ha detto di essere "grato" di aver ricevuto quattro dosi di vaccino e di sentirsi bene con "sintomi molto lievi". Ovviamente è in isolamento. "Siamo arrivati così lontano nei nostri sforzi per combattere questa malattia che sono fiducioso che avrò una pronta guarigione. Sono incredibilmente grato per gli instancabili sforzi dei miei colleghi Pfizer che hanno lavorato per rendere disponibili vaccini e trattamenti per me e per le persone in tutto il mondo".

 

 

Bourla, che ha 60 anni, ha detto di aver iniziato un ciclo di cure con l’antivirale Paxlovid, farmaco prodotto dalla casa farmaceutica, già produttrice del primo vaccino anti-Covid con Rna messaggero. "Paxlovid non è approvato, ma è autorizzato dalla Fda (l'agenzia per il farmaco americana, ndr) per l’uso di emergenza nel trattamento del Covid da lieve a moderato in pazienti ad alto rischio di età pari o superiore a 12 anni, con un peso di almeno 40 chilogrammi".

 

 

L'antivirale contro Sars-Cov-2 sviluppato da Pfizer viene usato nel trattamento precoce degli individui positivi ma ad alto rischio di progressione verso forme gravi di Covid. Il Paxlovid si basa sull'unione di due antivirali (nirmatrelvir/ritonavir). Il farmaco, assunto per via orale, appartiene alla categoria degli inibitori delle proteasi, una classe di molecole già in uso nel trattamento di Hiv ed epatite C.  Affinché faccia effetto il tempismo è tutto. L'infezione da coronavirus si può dividere in due fasi: la prima è quella della replicazione virale in cui il virus si moltiplica; la seconda si può invece scatenare un'infiammazione nella quale i danni al nostro organismo sono provocati anche dalla nostra stessa risposta immunitaria. Paxlovid, agendo sulla replicazione virale, deve essere assunto nella prima fase della malattia. Quando si instaura la fase infiammatoria, non serve più. Se somministrato precocemente, Paxlovid si è dimostrato utile nel ridurre dell'89% il rischio di ricovero e decesso per Covid-19 a 28 giorni dalla positività.

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