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L'Aria che tira, "ci saranno sorprese": la profezia di Mannheimer che ribalta il voto

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"La figura del candidato locale in queste elezioni è meno importante. La gente vota il leader nazionale": Renato Mannheimer, ospite di Francesco Magnani a L'Aria che tira estate, parla così delle elezioni in programma il 25 settembre. Il sondaggista, in particolare, ha spiegato: "Naturalmente ci saranno delle defezioni, ci sono scontenti in diversi collegi per l'assenza del candidato locale, penso a Ceccanti sostituito da Fratoianni e non solo. Ma tutto questo inciderà relativamente poco, la gente voterà il partito e quello che dirà il leader del partito a livello nazionale. La campagna elettorale può darci sorprese".

 

 

 

Il conduttore, poi, ha passato in rassegna le parole d'ordine dei singoli partiti. Quella di Fratelli d'Italia, per esempio, è "Pronti": "E' un messaggio efficace?", ha chiesto Magnani al suo ospite. E lui: "Si, perché 'pronti' evoca due cose: da una parte che adesso tocca a loro, che sono la novità; dall'altra l'idea che loro sono preparati".

Renato Mannheimer a L'Aria che tira, il video

 

 

 

"La parola d'ordine della Lega invece è 'Credo', funziona?", ha continuato il giornalista. A cui Mannheimer ha risposto: "Sicuramente la Lega avrà fatto dei sondaggi per misurarla, quindi saprà il fatto suo. Io sono un po' scettico, 'credo' mi sembra una cosa lontana dagli italiani, abbiamo visto già in passato che tutte le professioni di fede di Salvini non hanno funzionato, non hanno fatto crescere molto i sondaggi". 

 

 

 

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