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Mannheimer, bomba su Berlusconi e Salvini: "Perché preferiscono la Meloni"

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Il 25 settembre si avvicina e la "situazione rimane mutevole". Al momento, come spiega Renato Mannheimer, "il centrodestra in vantaggio", ma potrebbero non mancare sorprese. "I dati confermano dei trend che già conosciamo – spiega il sociologo e sondaggista – la crescita della Meloni, la difficoltà Lega e Forza Italia da una parte, dall’altra la forza del Pd e il calo ormai irrefrenabile dei Cinque Stelle. Vedremo nei prossimi giorni col cambiare dell’offerta politica, se la scelta di Calenda e degli altri movimenti cambieranno le cose. Per ora ci sono molti astenuti. Quello che è significativo è che Draghi continua ad avere molta popolarità, mentre Conte, una volta primo in popolarità, è crollato".

 

 

Raggiunto dall'Adnkronos, Mannheimer ribadisce che la partita alle urne è apertissima. Di più, "la campagna elettorale è tutta da fare, l’offerta politica tutta da delinearsi e può succedere di tutto". A premiare Giorgia Meloni, con Fratelli d'Italia primo partito in tutte le rilevazioni, la coerenza. "Un atteggiamento e un percorso - precisa - assunto già da mesi e su cui lei non ha tentennato".

 

 

La numero uno di FdI era ed è rimasta all'opposizione prendendo i voti degli scontenti del governo Draghi. Eppure "non si è mai lanciata in polemiche troppo roventi contro il governo". La sua è stata "un’opposizione ragionevole, appare più seria di persone più tentennanti o mutevoli come Salvini o come Berlusconi, che pur essendo stato lealmente nel governo per molti mesi, ha fatto quel voltafaccia quando non ha votato la fiducia a Draghi".

 

 

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