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Re Carlo, profezia di Corrado Formigli: "Cosa lo attende", sovrano spacciato?

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Tutti piangono la Regina Elisabetta. In queste ore vengono trasmesse ininterrottamente le immagini delle code chilometriche che gli inglesi percorrono pur di salutare per l'ultima volta il feretro della Sovrana. La folla è impressionate, ma non deve stupire. Secondo Corrado Formigli quello di Elisabetta II è "un lutto collettivo": tutti lasciano i propri uffici, incuranti della crisi che incombe, per far visita a Westminster, là dove si può vedere la bara della Regina. 

 

 

Il motivo per il conduttore di PiazzaPulita risiede nel fatto che "la classe di governo inglese, al pari di quelle di tutta Europa, è screditata". E la Brexit le ha dato il colpo di grazia. Da quel giorno - prosegue sulle pagine di Elle - "è stata un’ecatombe di leader. Da Cameron a Theresa May, da Boris Johnson fino all’attuale, semisconosciuta Liz Truss, i conservatori non hanno finora trovato una guida sicura. Quanto ai laburisti, si fatica a ricordare nomi e iniziative degni di nota. La ruling Britannia è finita da un pezzo, lasciando alla sola Londra, sempre più scollata dal resto del Paese, sempre meno praticabile da chi non possiede conti a sei zeri, un ruolo di leadership, peraltro appannato".

 

 

Eppure gli inglesi sanno rialzarsi. Loro per Formigli "possiedono due armi potentissime. La prima è una straordinaria capacità di resistere alle avversità. La seconda è la monarchia". Il lusso misurato "è necessario a quel popolo per tener vivo il ricordo dell’Impero, lo spirito coloniale. Impresa che ora il re Carlo deve portare avanti. 

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