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Bruno Vespa zittisce la sinistra: "Meloni e Orban? Come stanno le cose"

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Tanto rumore per nulla. Bruno Vespa è convinto che un futuro governo guidato da Giorgia Meloni non dimenticherà le alleanze europee e la loro importanza. "Se Giorgia Meloni andasse a palazzo Chigi immaginiamo che farà il primo viaggio a Bruxelles e non farà il secondo a Budapest". La vicinanza della leader di Fratelli d'Italia a Viktor Orban, così come le sue recenti parole, non minacciano in alcun modo le tradizionali alleanze dell'Italia. Di più, la firma del Giorno si dice sicura che la Meloni sia pronta a sottoscrivere le parole di Mario Draghi.

 

 

Parole che in conferenza stampa suonavano così: "Noi abbiamo una certa visione dell'Europa, difendiamo lo stato di diritto, siamo alleati di Francia e Germania. Cosa farà il prossimo governo non lo so. Ma uno come se li sceglie i partner? Certo, c'è una comunanza ideologica, ma anche credo sulla base degli interessi degli italiani. Chi sono questi partner? Chi conta di più? Datevi voi le risposte". E la leader di FdI l'ha fatto, ha calibrato parole e alleati.

 

 

Proprio per questo Vespa è arrivato a un'unica conclusione: "Parigi e Berlino contano assai più di Budapest e in certe situazioni bisogna avere il posto a tavola giusto. Il voto contrario di FdI e Lega al durissimo provvedimento del Consiglio europeo contro l'Ungheria (sarebbe stata forse preferibile un'astensione) non va confuso con un inaccettabile cambiamento di fronte nelle alleanze internazionali. Naturalmente un governo di centrodestra non può avere la stessa politica di uno di centrosinistra o di Grande Coalizione. Ma le differenze più grosse ci saranno nella politica interna ed economica. Sull'estero, la fedeltà atlantica è fuori discussione", conclude Bruno Vespa.

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