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Porta a Porta, ira-Bruno Vespa: "Lei dà i numeri. Quindi...", chi caccia in malo modo

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Botta e risposta a Porta a Porta su Rai 1. Al centro la guerra in Ucraina. Ospite di Bruno Vespa il candidato di Italia Sovrana e Popolare alle elezioni. È lui, Francesco Toscano, a innervosire il conduttore. Toscano infatti accusa il giornalismo di "dipingere Putin come un mostro e Zelensky come un eroe che combatte per la libertà. Noi con la Russia dobbiamo ripristinare...". Ma non fa in tempo a concludere, che Vespa interviene: "Lei prende atto che Zelensky combatte per la libertà o no?". "Guardi - prosegue Toscano -, io so che il Donbass è territorio di guerra dal 2014, i giornalisti ne parlano da febbraio".

 

 

L'esponente di Italia Sovrana prosegue ricordando "lo sterminio di massa della popolazione russofona nel silenzio della classe dirigente nazionale". Il punto però è un altro e il giornalista incalza: "Allora, torno alla domanda: Zelensky è stato aggredito o no?". Il battibecco non si ferma e Toscano risponde: "Le ripeto io la domanda: è stata avviata un'operazione di sterminio contro la popolazione russofona del Donbass?". "Ma lei si rende conto del significato di 'sterminio'?", dice a sua volta Vespa che aggiunge: "Sterminio è quello degli ebrei". Toscano però non si arrende: "Lei è d'accordo con l'uccisione di 14 mila persone nel Donbass a opera dei nazisti ucraini?".

 

 

La risposta del conduttore è scontata, ma Toscano continua: "Lei come la chiama?". I toni allora si fanno sempre più accesi. Toscano bacchetta Vespa: "Lei dovrebbe essere più neutro in questa vicenda. Lei dovrebbe fare il giornalista". Una frase che scatena il conduttore: "Lei dà numeri di pura fantasia, io sono giornalista e mi attengo ai fatti. Quindi la ringrazio, procediamo", conclude liquidando l'interlocutore. 

 

 

 

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