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Giorgia Meloni, l'ultima minaccia: "Se vince...", chi è quest'uomo

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"Votare Giorgia Meloni è una caz***ta". Parole e musica, si fa per dire, di Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi. Ex insegnante di storia, piemontese di Ivrea, 40 anni: non molto noto al grande pubblico, ma nel circuito "alternativo" si è fatto un nome con la sua elettronica "introspettiva" ma comunque aggressiva e ballabile. Ora, forse, potrà guadagnare qualche titolone grazie alla sua discesa in campo politica. Nulla di nuovo sotto il sole, per carità: Cosmo si inserisce nel lungo elenco di cantanti e musicisti schierati contro la leader di Fratelli d'Italia, da GiorgiaElodie, da Loredana BertèFedez, per citare solo gli ultimi esempi. L'autore di L'ultima festa però ci mette del suo, chiamando direttamente gli italiani alla piazza, quasi una rivolta civile in caso di vittoria del centrodestra.

 

 

 

"Una post-fascista al governo farebbe danni spaventosi", assicura in una intervista a La Stampa. "In rete c'è una destra sovranista che sguazza nelle notizie false. Scrivono, leggono, diffondono fake news e oggi votano Giorgia Meloni. Tutte caz***te".. La definizione adeguata della Meloni, spiega, è "post-fascista. A destra sono bravi ad aizzare le folle esasperando le paure ataviche delle popolazioni: xenofobia, razzismo. Sull'aborto Meloni dice delle idiozie totali, sono sparate fatte per titillare i cattolici conservatori. Un voto a loro significa cadere nella trappola delle paure e dei sentimenti negativi che solleticano". Non serve un mago per capire le sue intenzioni di voto, a sinistra. Non il Pd, però, perché "da troppo tempo ha perso il coraggio di avere un'agenda di sinistra, concentrando tutto sullo spauracchio di Giorgia Meloni". Bel paradosso, visto che lui stesso è salito alla ribalta in queste ore, volente o nolente, per le sue parole contro la fondatrice di FdI. 

 

 

 

 

Sostiene che il miglior modo per liberarsi di Meloni e Salvini, anzi "per farli scomparire" è "mandarli al governo, lì si rivelerà la loro vera sostanza". In ogni caso, meglio prepararsi alla piazza contro la Meloni: "Sarà un'Italia dove quelli come me se li troverà tutti contro. Servirà una resistenza culturale e nei fatti, bisognerà portare la gente in piazza. Non si getta la spugna, l'Italia non sarà mai loro". Sprezzanti, infine, i suoi giudizi su Salvini ("Ha vissuto la sua bella stagione, ma è sbiadito. Potrebbe fare l'influencer") e Silvio Berlusconi: "Mi sembra una persona con una malattia dell'ego spropositata. Non mi sembra più lucido, farebbe bene a ritirarsi". Il solito ritornello, insomma. 

 

 

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