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Agorà, "perché non siamo in onda": Rai 3, disastro dopo il voto

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Il tempismo, in tv, è tutto. Figurarsi quando si parla di grandi eventi da seguire in diretta Lo avrà capito a sue spese anche la povera Monica Giandotti, la conduttrice di Agorà su Rai3 fregata letteralmente sul più bello dal sindacato. In Rai hanno pensato bene di scioperare la mattina del 26 settembre, quando tutti gli italiani che non hanno fatto nottata vogliono sapere qualcosa di più sul risultato delle elezioni politiche e con la concorrenza, da La7 alle reti all news, che imperversa tra maratone, ospiti e commentatori. 

 

 



"Non siamo in onda al consueto orario per via di uno sciopero del personale tecnico Rai", si legge su Twitter. Un comunicato laconico che attira gli sfottò di utenti e telespettatori. Tra qualche insulto ("Buffoni") e qualche lettura in controluce sicuramente troppo maliziosa: "Vi capisco, dovete ancora elaborare il lutto", scrive un utente. "Scommetto che stanno tutti a preparare le valigie!!!", se la ride un altro. "Spero adesso smetterete di bombardarci con le voci dei peggiori sinistri", è l'auspicio di uno spettatore mentre c'è chi si traveste da veggente: "Finirà presto la pacchia anche in Rai".

 

 



 E dire che il parterre di ospiti della Giandotti è succoso: dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano a Mariolina Sattanino, da Claudia Fusani al direttore del Fattoquotidiano.it Peter Gomez, da Massimo De Manzoni a costituzionalisti e politologi come Sabino Cassese, Roberto D'Alimonte e Alessandro Campi. Avrebbero certamente meritato una partenza sprint. 

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