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Otto e Mezzo, Giannini rosica sul fascismo: "Meloni? La hanno condonata"

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Massimo Giannini grida ancora al fascismo. Il giornalista, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, commenta le cosiddette "ingerenze straniere". Per lui Giorgia Meloni "verrà giudicata per quello che fa ma anche per quello che è". In sostanza, nella puntata di lunedì 26 settembre su La7, il direttore della Stampa non nega che ci siano state alcune intromissioni "sgradevoli e controproducenti, basta ricordare l'uscita di Ursula von der Leyen", però - e qui arriva l'ennesima accusa - "altro è la presa di posizione di altri partiti internazionali a sostegno dei loro omologhi".

 

 

E a chi, come Alessandro Giuli gli ricorda il rapporto costruito da Olaf Scholz, cancelliere tedesco, a favore di Enrico Letta, Giannini risponde: "Non lo ha fatto, lo ha solo ricevuto, non ha detto che deve vincere". Eppure la firma di Libero rincara la dose: "Ma non è normale che lo facciano delle cancellerie estere". "C'è un aspetto che non possiamo non vedere. L'Italia è un Paese fondatore dell'Unione europea e non è irrilevante che in Italia vada al governo un partito con queste caratteristiche", prosegue Giannini.

 

 

Ma non è tutto, perché il giornalista va oltre: "Gli italiani l'hanno votata, l'hanno condonata - dice come se la leader di Fratelli d'Italia dovesse liberarsi da una pena o semplicemente farsi perdonare per qualcosa -. Però all'estero questo fa un certo effetto". Infine, come nelle più classiche narrative di sinistra, Giannini tira in ballo il solito spauracchio del fascismo: "C'è un'onda nera che sta montando in Europa, non è solo la Meloni. È questo che preoccupa il sistema. Guarda la Le Pen alle legislative, non è un fatto irrilevante". 

 

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