Controcorrente, Luttwak scatenato: "Non dovete parlare di Putin!"
La crisi energetica picchia durissimo, in Italia come in tutta Europa. E ora, con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream che potrebbe diventare anche irreversibile, il quadro è destinato ad aggravarsi ulteriormente. Quello della crisi energetica è uno dei temi che è stato affrontato a Controcorrente, la versione in prima serata del programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4. E nella puntata di mercoledì 28 settembre, ospite in collegamento ecco Edward Luttwak, il vulcanico politologo Usa che punta il dito contro le scelte prese dall'Italia negli ultimi 20 anni.
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Un'intemerata durissima, quella di Luttwak, e ahinoi drammaticamente condivisibile. "Devo dire un'altra cosa. Questo non è il momento di parlare di Vladimir Putin! Questo è il momento di parlare della politica energetica dello Stato italiano, che ha deciso di non fare il terminal per il gas liquefatto, di non fare trivellare in Italia, di non fare niente per l'energia e chiudere le centrali nucleari", parte in quarta. "E avendo fatto chiudere il nucleare e non fare il gas naturale oggi si può comprare quantità illimitate di gas liquefatto", rimarca.
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"Aumentarela produttività togliendo lacci, lacciuoli e proibizioni, vuol dire lanciare attività - riprende il politologo -. Per quale ragione il debito italiano costa di più, ha maggiori tassi di interesse? Perché in Italia ci sono state troppe decisioni autolesioniste, gli investitori nel mondo lo sanno, quindi lo Stato italiano deve pagare molto di più per avere debito perché ha meno credibilità. Ci sono stati 20 anni di decisioni contro la produzione, contro l'attività", conclude Edward Luttwak la sua impietosa analisi.