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Alessandro Sallusti contro Gad Lerner: "Siete ossessionati"

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"Siete ossessionati". A Non è l'arena si parla di Giorgia Meloni e del suo rapporto con il fascismo e Massimo Giletti invita due pesi massimi come il direttore di Libero Alessandro Sallusti e Gad Lerner. L'ex penna di Repubblica, oggi al Fatto quotidiano, rilancia le inquietudini della sinistra per il centrodestra al governo, con richiami sinistri al passato. Sallusti spazientito ribatte: "Eugenio Scalfari, pace all'anima sua, è stato un convinto fascista. La differenza è questa: se Giorgia Meloni, cosa che escludo categoricamente, dovesse evocare qualcosa che assomigli alla strage di Stazzema, tu come tutti gli intellettuali di sinistra andrai esule a Parigi, io andrò a combattere sui monti". Lerner ascolta con smorfia stupita.

 

 

 



"Dopodiché - prosegue Sallusti -: ma perché dobbiamo dire che la Meloni è figlia di quella roba lì? Cosa c'entra la Meloni con quella roba lì? Perché Scalfari non ha mai dovuto rispondere di quello che faceva a 20 anni? Detto tra l'altro che a 20 anni la Meloni non ha fatto nulla di simile. Siete ossessionati!".
 


"Siete ossessionati": Sallusti contro Lerner, guarda il video di Non è l'arena


"E' molto semplice - replica Lerner -, Solo l'anno scorso la Meloni scriveva: "Sento sulle mie spalla la grande responsabilità di rappresentare 70 annidi storia della destra italiana, da Almirante a Fini". E qui Sallusti gli ricorda un dato politico e storico: "Almirante ha traghettato la destra post-fascista nell'alveo costituzionale, questo ha fatto. E infatti era molto stimato da Berlinguer".

 

 

 

 

"Ma credo che riuscirai comprendere che per me chi ha propagandato le leggi razziali da segretario della rivista La difesa della razza sia da imperdonabile, anche alla luce di quello che è accaduto dopo", ribatte Lerner richiamandosi al proprio dato biografico. "Ma Scalfari è stato fascista, Dario Fo è stato fascista, i tuoi amici sono stati fascisti veri", gli ricorda ancora Sallusti. E quando anche Giletti sottolinea i rapporti istituzionali e personali di grande rispetto tra gli allora leader di Pci e Msi, Lerner puntualizza: "Rispettarsi però è diverso da fare pari e patta". Ma i conti, per la sinistra italiana del 2022, deve comunque pagarli la Meloni.

 

 

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