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Federico Rampini: "Perché Putin vuole la guerra Russia-Usa"

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L'obiettivo di Vladimir Putin? Sganciare la bomba atomica non tanto per vincere la guerra in Ucraina, quanto per salvare il suo sistema di potere. Ne è convinto Federico Rampini, inviato del Corriere della Sera, che in collegamento con Bianca Berlinguer a CartaBianca su Rai 3 fornisce una lettura inquietante di quanto sta accadendo in queste ultime ore. Secondo il Times di Londra, il Cremlino starebbe pensando test atomici sul confine ucraino, mentre Mosca ha avvertito Casa Bianca ed Europa che continuando a fornire armi a Kiev ci si avvicina ulteriormente a uno scenario di guerra Russia-Nato.

 

 



"Putin - spiega Rampini - vuole trascinare l’America e la Nato perché nella guerra se perdesse contro l’Ucraina sarebbe finito, mentre se perde contro gli Stati Uniti e l’Alleanza Atlantica diventa una sconfitta onorevole". Insomma, la prospettiva dello Zar ormai sarebbe esclusivamente interna, con tanti saluti alle sbandierate ambizioni propagandistiche di rinnovato Impero. Meglio arroccarsi da sconfitto che perdere rovinosamente, una logica strategica addirittura comprensibile se solo dietro non ci fosse lo spauracchio di una escalation nucleare imprevedibile. 

 

 

 

"Il conflitto - riflette Vittorio Sgarbi, anche lui ospite della Berlinguer - è fra la Russia e l’Occidente, l’Europa e Putin. Ora bisogna parlare con Mosca per evitare l’escalation nucleare. Non conviene a nessuno una guerra nucleare. La situazione è tragica". Più che pessimista anche il professor Alessandro Orsini: "Papa Francesco ha esortato Zelensky a trattare. Sono assolutamente certo che Putin voglia una trattativa. Per Biden è più importante l’espansione della Nato che la vita umana". Dal campo, però, le buone notizie sulla resistenza ucraina secondo Orsini sono al contrario "notizie disastrose": "L’esercito ucraino è penetrato nella zona di Kherson" e questo, sostiene, "ci porta sulla strada di una guerra nucleare. La catastrofe è sempre peggiorata da febbraio, non c’è mai stato un momento in cui la situazione sia migliorata". 
 

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