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CartaBianca, Sgarbi: "La situazione è tragica", rassegnato all'atomica

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L'escalation nucleare non è mai stata così vicina. O almeno sembra. La Russia subisce pesanti sconfitte in Ucraina e Vladimir Putin si trova all'angolo: stretto tra le critiche del suo inner-circle e le difficoltà di una guerra che sta prendendo una piega che nessuno avrebbe mai immaginato. E un folle, un dittatore, quando è all'angolo potrebbe fare di tutto.

 

Soltanto nella giornata di ieri, lunedì 4 ottobre, le immagini del "treno nucleare" che si muoveva dalla periferia di Mosca, suscitando paure, teorie e preoccupazioni. Dunque il report-Nato citato dal Times circa un possibile e imminente attacco nucleare, un "test" viene definito, alle porte dell'Ucraina. E ancora, l'altra ipotesi: il ricorso a un drone sottomarino, ovviamente nucleare, che risponde al nome di Poseidon. Insomma tanti, troppi indizi. Tante, troppe circostanze sospette.

 

E il tema della possibile escalation tiene ovviamente banco anche nel dibattito televisivo, dove riguadagna spazio e minuti nonostante la centralità della politica, con un governo in via di formazione. Del conflitto in Ucraina se ne parlava anche a CartaBianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3 nella serata di martedì 4 ottobre, dove tra gli ospiti figurava Vittorio Sgarbi, il quale ha idee ben precise e per nulla tranquillizzanti: "Il conflitto è fra la Russia e l’Occidente, l'Europa e Putin - premette il critico d'arte -. Ora bisogna parlare con Mosca per evitare l’escalation nucleare. Non conviene a nessuno una guerra nucleare. La situazione è tragica", conclude un apocalittico Vittorio Sgarbi.

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