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L'Aria Che Tira, "si l'abbiamo fatta": l'ammissione della Fornero su Monti

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La crisi sta mettendo in ginocchio le aziende, così molti operai chiedono una diversa distribuzione della ricchezza. Alcuni di loro lo fanno ai microfoni de L'Aria Che Tira dove, per l'occasione, c'è anche Elsa Fornero. È lei, ex ministra del Lavoro a risponde ai lavoratori. "Il nostro governo Monti fu accusato e attaccato per aver messo un'imposta sulla ricchezza, una patrimoniale", esordisce mentre Myrta Merlino annuisce: "È vero". 

 

 

E ancora, stizzita: "Ricordo che la lotta all'evasione che abbiamo cercato di fare ci venne ributtata in faccia, come se volessimo strangolare l'economia". Da qui la stoccata: "C'è molta complessità, per questo è più facile auspicare che realizzare". La Fornero parla di uno "shock fortissimo, con un costo fortissimo che riguarda il Paese". Questo il motivo per cui - prosegue - "non si può restituire tutto a tutti, ma bisogna partire dai deboli, dai lavoratori più fragili e dalle aziende che rischiano di chiudere. Quindi se qualcuno dice che restituisce tutto a tutti, vi inganna, e l'inganno fa male". 

 

 

E così sull'Economia fa il tifo per Fabio Panetta, già corteggiato da Giorgia Meloni: "Sarei contenta - ha detto questa volta ai microfoni di Un giorno da pecora -, come cittadina, e sarei molto rassicurata. Meloni è prudente nelle poche dichiarazioni che fa, e anche questo è apprezzabile, ma non tutta la sua maggioranza mostra la stessa responsabilità". Eppure Panetta sembra titubante sull'idea di entrare a far parte del nuovo governo. Per la Fornero non c'è da stupirsi: "Se fossimo in un periodo in cui si potesse aumentare tranquillamente il debito tutti vorrebbero fare i ministri dell’Economia, ma ora siamo in tempi difficili. Chi è che si prende queste responsabilità che fanno perdere consensi". 

 

 

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