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Enrico Mentana invoca la piazza: "Serve una grande manifestazione"

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Enrico Mentana torna a difendere Volodymyr Zelensky. Dopo aver risposto per le rime a coloro che invitano il presidente ucraino a deporre le armi, il direttore del TgLa7 rincara la dose. Anzi, il giornalista si appella a tutte le forze politiche, e non, per "una grande manifestazione di pace che sia incentrata su una sola, semplice parola d'ordine: 'Per l'Ucraina libera e il ritiro delle truppe russe'. È tempo di organizzarla insieme, senza bandiere o distinzioni". 

 

 

Che quella di Mentana sia una frecciata a chi, come Giuseppe Conte, propone di scendere in piazza per la pace? Ovviamente sì, così come Mitraglietta con la sua proposta vuole colpire molti altri. Il leader del Movimento 5 Stelle, già contrario all'invio di armi a Kiev, chiede che anche gli ucraini facciano un passo avanti: "L’ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia – ha detto- non vale il rischio di un’escalation con ricorso all’utilizzo di armi nucleari e di affrontare una severa depressione economica da cui sarà difficile uscire". Ma Mentana non sente ragioni: sono le truppe russe a dover lasciare i territori. 

 

 

E non a caso, giusto poche ore prima, Mentana scriveva un altro durissimo post su Facebook: "Come si temeva, più la guerra va avanti e più si tende a dimenticare chi ha attaccato e chi si è difeso. E molti scambiano la pace con il loro desiderio di essere lasciati in pace". Nessun riferimento ma in molti hanno notato nelle sue parole una stoccata, oltre che a Conte, a Milena Gabanelli, che aveva scritto: "Ma qualcuno a Washington e Bruxelles dice a Zelensky che si deve fermare?". 

 

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