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Caracciolo, "sacrifici senza precedenti": a cosa saranno costretti gli italiani

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Quello a cui stiamo andando incontro sarà "l'inverno più duro della storia recente". Parola di Lucio Caracciolo, che ora si interroga se il governo in arrivo avrà il coraggio di dire le cose come stanno e non come vorremmo fossero. "Perché - è il ragionamento del direttore della rivista geopolitica Limes - quando sarà costretto a chiedere agli italiani sacrifici senza precedenti dovrà risultare credibile al Paese".

 

 

Caracciolo parla di un contesto di "implosione e riconfigurazione", con una Russia intenzionata a non arrendersi. Nonostante i dialoghi sotterranei con Washington, tutto fa pensare che Vladimir Putin non cesserà il fuoco, non si "suiciderà". E in questa situazione geopolitica, la nostra ecosfera "è sempre meno influente e ogni giorno più delegittimata". Non giova lo stop di forniture energetiche da parte russa e neppure la scelta della Germania, nostro principale partner economico e industriale. "I tedeschi - spiega Caracciolo sulle colonne de La Stampa - soffrono di una crisi strutturale financo superiore alla nostra ed è in modalità strettamente nazionalistica tanto da curarsi sempre meno di vestire di gialloblù le sue direttrici strategiche, ne consegue che parte delle sofferenze tedesche saranno rovesciate su di noi". 

 

 

Per non parlare poi del debito "colossale" che pesa sulle nostre spalle come un macigno e limita i nostri margini di negoziazione nell'Eurozona". La potenza degli attori, ossia con ogni probabilità della nuova squadra guidata da Giorgia Meloni, "è nuda, determinata anzitutto dai rapporti di forza in campo economico e militare". Sì, perché se tutti si riarmano, l'Italia preferisce rimanere un passo indietro: "Non stiamo riarmando né attrezzandoci culturalmente alla guerra cui partecipiamo non troppo indirettamente, svolgendo funzioni rilevanti in ambito Nato, specie sul fronte mediterraneo". 

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