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Omnibus, prof Parsi-choc: "Nozze riparatrici dopo lo stupro?", chi è davvero Putin

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Nuovo incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo turco Recep Erdogan per discutere della fine della guerra in Ucraina. Il confronto, a margine del  forum di cooperazione di 27 paesi asiatici ad Astana, in Kazakistan, dà un po' di speranza a chi si augura si possa arrivare a un negoziato tra le parti coinvolte nel conflitto. Secondo Vittorio Emanuele Parsi, professore dell'università Cattolica di Milano, non sarebbe così facile. Lo ha spiegato a Omnibus, in collegamento con Alessandra Sardoni su La7: "Se Putin ha in mente un negoziato in cui ottiene una ratifica di quello che ha fatto, questo non ci può essere. Se l'idea di Putin di uscire da questa situazione coincide con, come posso dire, un matrimonio riparatore dopo uno stupro, anche questo non è possibile".

 

 

 

"Per iniziare una trattativa deve esserci una materia da negoziare - ha proseguito il professore -. I media italiani hanno dato molto peso alla decisione di Zelensky di considerare un crimine qualunque trattativa con Putin e non si sono accorti del fatto che la semplice annessione delle province ucraine alla Russia - bisogna leggere attentamente l'attuale Costituzione russa - impedisce alla leadership russa qualunque trattativa che preveda la riconsegna anche solo di una parte dei territori occupati agli ucraini".

Vittorio Emanuele Parsi a Omnibus, il video

 

 

 

Insomma, sembra difficile che alla fine - considerate queste premesse - russi e ucraini riescano a trovare un'intesa. Anche perché è certo che Kiev rivoglia indietro i suoi territori, quelli che Mosca ha annesso a seguito dei cosiddetti referendum farsa. "Partendo da questa base, non è che si capisce molto bene dove possiamo andare", ha chiosato Parsi.

 

 

 

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