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La Russa, brutale risposta a Berlusconi: "Vaff*** ammia?"

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"Sono mancati i voti di Forza Italia, sono arrivati quelli della mano di Dio". Ironizza, il Foglio, sul caos in aula a Palazzo Madama di giovedì. Ma il quotidiano diretto da Claudio Cerasa è serissimo quando scrive che "Forza Ragalna ha battuto Forza Italia". Ragalna è il paesino nel Catanese che ha dato i natali a Ignazio La Russa, big di Fratelli d'Italia che ha ottenuto la presidenza del Senato nonostante le schede bianche degli alleati azzurri. 

 

 

 

In un clamoroso, vivacissimo e stra-paparazzato confronto faccia a faccia in aula, Silvio Berlusconi sarebbe esploso in un sonoro "Vaffanc***o" all'indirizzo non tanto di La Russa, quanto dell'atteggiamento di Fratelli d'Italia. Da lì, le schede bianche come "pizzino" direttamente per Giorgia Meloni. Un avvertimento, della serie: se continuate a mettere veti su Licia Ronzulli e altri forzisti, ecco cosa otterrete". Molto più personale, stando al retroscena del Foglio, la risposta di La Russa al Cav, che fu suo capo-partito ai tempi del Pdl: "Vaffanc***o ammia?", in perfetto slang siculo.

 

 

 

Una tensione insolita, perché La Russa pur noto per il suo carattere fumantino, è anche apprezzato per la capacità di stemperare tutto con ironia. Peraltro, giovedì ha anche stupito molti detrattori con le parole commosse e sentite all'indirizzo di Liliana Segre, omaggiata con un mazzo di rose bianche: "Non c’è una sola parola che non
abbia meritato il mio applauso". Altro retroscena velenoso del Foglio: "Si racconta che Salvini abbia dovuto dire a Roberto Calderoli: 'Caro Roberto, Giorgia preferisce un amico come Ignazio rispetto a uno bravo come te'. Calderoli che è un signore: 'La Russa è bravissimo'". Un altro amico di lunga data di La Russa, il forzista Maurizio Gasparri, avrebbe confessato: "Il dolore è stato non votarlo". Anche Fabrizio De Corato storce il naso: "Non capisco Berlusconi. Ignazio non se lo meritava". D'altronde, era stato proprio il Cav a fare La Russa ministro della Difesa. E Ignazio non gli aveva perdonato l'abbraccio della linea-Ronzulli: "Lei e Miccichè fomentano Berlusconi e lui si
fa portare". 

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