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Tagadà, Floris fa impazzire Berlusconi: "Lui come Gianfranco Fini"

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Giovanni Floris boccia la proposta di legge presentata dalla Lega. Quella che riguarda il tetto all'uso del contante a 10 mila euro. Per il conduttore di DiMartedì, ospite su La7 nello studio di Tiziana Panella, non si tratta di "un aiuto al popolo" e men che meno "alle imprese". A Tagadà nella puntata di giovedì 27 ottobre il giornalista ricorda che quella di alzare il tetto all'uso del contante è da sempre "una battaglia della destra". In sostanza, per Floris quello del Carroccio, ma anche di Fratelli d'Italia e Forza Italia "è un messaggio sociologico, vogliono dire 'noi non vi perseguiteremo con le spese, noi punteremo ai grandi evasori'. Ma quando si parla di 10 mila euro si tratta già di riciclaggio più che di evasione".

 

 

E ancora, facendo un esempio: "Tu compri tante piccole cose che poi potresti rivendere a tantissimo, ma non lo fai. Fai solo risultare con la fattura che ti sono entrati dei soldi. Sono giochi da famiglia mafiosa", si spinge a dire per poi ammettere che "non è quello a cui si rivolge Salvini". 

 

 

Secondo Floris il centrodestra vuole lanciare il messaggio che "siamo ai tempi del governo Berlusconi, con la Meloni nei panni del Cavaliere, mentre Berlusconi interpreta il ruolo di Casini, di Gianfranco Fini... La parte minoritaria che crea tanti tanti problemi e la Meloni lo sa". Infine il giornalista si sofferma sugli scontri tra polizia e studenti all'università a La Sapienza: "A prescindere da tutto, nelle scuole non si danno le manganellate. A maggior ragione se sei un governo di destra". 

 

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