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DiMartedì, "rumori di fondo": Floris senza parole, chi irrompe in studio

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Siparietto a DiMartedì. Protagonisti nella puntata dell'8 novembre su La7 Giovanni Floris e Carlo Calenda. "Benvenuto...qui c'ho scritto 'benvenuto Calenda', ma è già entrato", esordisce il conduttore scatenando subito le risate in studio. Primo a ridere è Bruno Vespa, seguito dallo stesso Calenda. E ancora: "Abbiamo pure scoperto cos'erano i rumori di fondo, era lei che cercava di entrare", ironizza il giornalista mentre l'europarlamentare si giustifica: "Ho pensato 'sono qui, a questo punto vengo per un confronto in diretta, di quelli che piacciono alla gente'". 

 

 

E infatti il confronto non manca. Il leader di Azione si scaglia contro Vespa per l'endorsement su Giorgia Meloni: "Bruno, io te vojo bene ma nun se po sentì, Non è che uno vota a prescindere dalla qualità delle proposte e dalla qualità delle persone, stiamo andando avanti così dai 5 Stelle... a un certo punto non rimane il Paese e si apre una voragine". Immediata la replica del giornalista: "Io non credo che ci sarà nessuna voragine".

 

 

"Bruno - prosegue il leader di Azione - come si fa a dire una cosa del genere? Lei ha il diritto e il dovere di governare, io non la criticherò mai per ragioni pregiudiziali, però dire 'guardate, abbiamo provato tutti, proviamo pure lei' è una roba che riassume il perché noi stiamo andando a ramengo. Pensiamo che la politica sia il Grande Fratello...". A porre fine alla discussione proprio Vespa che ricorda all'interlocutore che "la Meloni è stata votata". 

 

Qui il siparietto Floris-Calenda a DiMartedì

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