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Vittorio Feltri a valanga contro Letizia Moratti: "Trovo triste il tuo declino"

Vittorio Feltri
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Cara Letizia Moratti, ho appreso con sgomento della tua decisione di trasferirti nel cosiddetto "terzo polo", che in realtà è il primo pollo della politica patria. A tutti è noto che sei persona intelligente ed esperta, cosa che in questo momento suona come una aggravante perché non ti ha evitato di compiere una enorme stupidaggine. Quella di lasciare il centrodestra maggioritario per approdare in un circolo di illusi che ritengono di poter vincere le prossime elezioni regionali. Spero che le mie parole non siano offensive. Noi due ci conosciamo da sempre, sei stata il migliore presidente della Rai ai tempi di Berlusconi imbattibile, un paio di volte ministra, ti sono grato per avermi spesso invitato a cena in casa tua, soprattutto non posso dimenticare che mi hai gratificato con l'Ambrogino d'oro, un riconoscimento probabilmente immeritato. Quindi questa mia epistola non è ispirata da antipatia nei tuoi confronti. Tra l'altro ho ammirato il tuo lavoro utilissimo nel ruolo, non secondario, di vicepresidente della Regione Lombardia.

 

 


Il problema è che la tua uscita dal centrodestra ti porterà soltanto tribolazioni poiché non ti consentirà di raggiungere alcun obiettivo. Te lo dico con franchezza, anche se non capisco nulla di politica, tuttavia ho molta dimestichezza con i numeri e ciò mi permette di anticiparti che rimarrai delusa dai risultati delle urne, per il semplice fatto che il gruppo da me definito "primo pollo" non ti agevolerà nell'ottenimento dei consensi indispensabili per importi. Trovo triste il tuo declino, per di più frutto di una scelta dissennata, francamente incomprensibile. Non mi giudicare traditore della nostra antica amicizia, semmai sono io a dolermi e a sentirmi tradito da una donna meravigliosa comete, capace e tenace. Non riesco neanche a immaginarti seduta accanto a chi non sarà mai in grado di assegnarti il posto cui aspiri.

 

 

Ti consiglio disinteressatamente di lasciar perdere proprio perché non vorrei assistere a una tua sconfitta sul campo, la quale mi riempirebbe di amarezza, sapendo che il tuo livello è tale da non farti meritare un declassamento bruciante. Dammi retta, torna indietro, rientra nel centrodestra e rimani accanto a Fontana come sua brillante vice. Non umiliare la grande carriera che hai alle spalle. Cara Letizia, sei ancora a tempo per realizzare una elegante marcia indietro, andando poi avanti nella tua strada che non prevede deviazioni a sinistra. In ogni caso ti auguro buona fortuna. Mi piacerebbe che coronassi il tuo percorso con un altro trionfo. Certamente non ignoro che un pentimento in corso d'opera implichi un grande sforzo. Ma a te la forza non manca. Spero non ti manchi nemmeno il coraggio di riparare ad uno scivolone macroscopico. Un abbraccio. 

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