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Berlusconi, "debitore per 3 milioni": chi deve soldi al Cav

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Il Popolo della libertà è pieno di debiti. Nonostante a conti fatti il partito che ha poi lasciato spazio a Forza Italia abbia chiuso i battenti nel 2013, spulciando l'ultimo bilancio di fine dicembre 2021, si scopre che a garantire la sopravvivenza è uno dei suoi fondatori, Silvio Berlusconi. Il Cavaliere - riporta l'Adnkronos - ha erogato un "prestito infruttifero" di quasi 3 milioni di euro nel 2013. Carte alla mano, l'ex partito nato nel 2009 dalla fusione di Fi e An, è debitore non solo nei confronti del Cav ma anche di Forza Italia per circa 1 milione e mezzo di euro e dell'ex partito di Gianfranco Fini per poco meno di 700mila euro.

 

 

In particolare su Alleanza nazionale, i liquidatori spiegano che il Pdl "non ha nel tempo rispettato le scadenze concordate e il creditore ha promosso ricorsi per decreti ingiuntivi per recuperare il proprio credito, che hanno successivamente generato due atti di pignoramento presso terzi nel corso del 2016 e del 2017'": al 31 dicembre 2021 "è ancora in essere l'atto di pignoramento notificato nel 2017". L'altra "maggiore controversia" a carico delle finanze pidielline, invece, "continua a essere il giudizio che vede il Popolo della libertà contrapposto alla società 'Roboris Re srl', di cui però "non si segnalano novità".

 

 

Oltre a questi, figurano i "debiti verso fornitori" per 920mila 200 euro e i "debiti verso altri finanziatori nei quali è iscritto il finanziamento infruttifero di 2 milioni 800 mila euro concesso dal presidente Berlusconi in precedenti esercizi". Le "attività", si legge ancora, sono composte "soprattutto dai crediti ammontano complessivamente a 1 milione 200mila 673 euro, mentre la residua disponibilità liquida è pari a 832 euro". 

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