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In Onda, Paolo Mieli: "Soumahoro? Sono orripilato", cosa non torna

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“Sono orripilato da questa vicenda”. Paolo Mieli non usa mezzi termini per descrivere quanto sta accadendo ad Aboubakar Soumahoro, massacrato per una vicenda giudiziaria in cui non è coinvolto: al massimo c’entra la famiglia della moglie, ma sarà tutto da accertare. L’onorevole eletto tra le file di Sinistra Italiana non si dà pace: “Perché questo fango? Perché vogliono colpire me? Hanno così paura delle mie idee?”.

 

 

Lo sfogo a In Onda, su La7, ha dato il via a una discussione tra gli ospiti presenti in studio. Tra cui proprio Mieli, che si è detto “orripilato” dagli attacchi subiti da Soumahoro: “È vero, come diceva Concita De Gregorio, ci sono dei precedenti sui familiari dei politici, però c’è una velocità sorprendente se consideriamo il rapporto tra quando gli italiani hanno conosciuto Soumahoro e l’inizio di questa iniziativa giudiziaria. Tra l’altro vorrei ricordare che di recente il suo nome è entrato in ballo come possibile segretario del Pd: si è detto che sarebbe una svolta”.

 

 

Secondo Mieli l’onorevole sta pagando troppo velocemente il prezzo della notorietà: “Renzi e Boschi sono stati casi scandalosi perché è stato un picchiare per mesi e anni, ma questo caso è troppo veloce anche per chi come me è nel giro da tempo. Appena compare un protagonista nuovo nella politica si mette in moto un giochetto di questo tipo, ma stavolta è tutto troppo veloce”.

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