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Vittorio Feltri sfida Lega e governo: "Allora voglio 40mila euro"

Vittorio Feltri

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I giornali hanno riportato una notizia esilarante. La Lega ha proposto una legge che sembra una barzelletta: bisogna dare a chi si sposa in chiesa un bonus statale di 20 mila euro. Non comprendo la ratio di questa richiesta. Vero che il matrimonio sortisce effetti pubblici di poco conto, ma rimane credo un fatto strettamente privato quindi non si capisce perché debba essere finanziato sottraendo denaro alle casse di tutti gli italiani, le più sfondate del mondo. Il debito accumulato dai governi è enorme e, invece di risanarlo, i salviniani lo vogliono incrementare pagando gli sposalizi che avvengano tra cattolici davanti a un prete. I nordisti insomma, per farsi benvolere dai cristiani fedeli al Papa, sono pronti a sganciare soldi solo ai baciapile, mentre a coloro che diventano marito e moglie in municipio un calcio nel didietro. Siamo a una follia e ci auguriamo che Giorgia Meloni respinga questa assurda proposta chiedendo che gli psichiatri intervengano per sanare il cervello dei proponenti.

 

 


Personalmente mi sono sposato due volte, entrambe in chiesa, come spesso accade a chi purtroppo diventa vedovo. Cosicché, se venisse approvata la legge cretina di cui discettiamo, a me spetterebbero 40 mila euro, compresi gli arretrati. Il che sarebbe assurdo ma coerente con il decreto preteso dai leghisti, nei confronti dei quali ho sempre provato simpatia, che però da qualche tempo si sta trasformando in stupore, per essere gentile. Non capisco cosa sia successo nel cranio di chi ha avuto l'idea di remunerare coloro che credono nel Verbo e formano una famiglia, trascurando le coppie totalmente laiche. Ma dove sta scritto che queste ultime debbano essere penalizzate?

 


Se questa norma passasse e diventasse legge darebbe la stura a una grave ingiustizia, pertanto siamo convinti che sarà bocciata senza esitazioni dal Parlamento, sia dalla maggioranza sia dalla opposizione. Una grande quantità di connazionali si è unita in matrimonio sostenendone le spese più o meno elevate e non si è mai rivolta alla politica per ottenere risarcimenti. Si diventa marito e moglie per reciproca volontà, senza chiedere il permesso e il rimborso spese al governo. Purtroppo però ormai da Roma tutti si aspettano il bonus per comprare la bicicletta, per sistemare la casa, per saldare le tasse evase, per qualsiasi spesa. Il prossimo passo sarà l'obbligo dello Stato a pagarci il mutuo, visto che è caro, oppure le bollette che sono altissime. Persino gli studi dei nostri figli saranno a carico di qualche ministero. Vergogna.

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