
FdI, l'affondo su Giannini: "La Stampa si è sparata sui piedi"

Era iniziato tutto con un titolo sulla prima pagina della Stampa: “Fazzolari: insegniamo a sparare nelle scuole”. Poi, però, sono iniziate ad arrivare le smentite. Quella del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e fedelissimo della Meloni, Giovanbattista Fazzolari appunto, e quella del genarale Franco Federici, consigliere militare della Presidenza del Consiglio, col quale Fazzolari aveva parlato: «Non mi ha mai proposto di introdurre lezioni di tiro a segno a scuola». E ancora: si è scoperto che a volere il tiro a segno nelle scuole era stato, molti anni fa, il dem Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione nel governo Prodi II. E infine, udite udite, è venuto fuori addirittura che una sperimentazione per portare le armi “in classe” è in corso dal 2018 in otto regioni e ha avuto la benedizione dell’allora premier Giuseppe Conte. Che evidentemente se l’era dimenticato a sua volta, visto che qualche giorno fa ha attaccato: «Fazzolari vuole che nelle scuole si insegni a sparare? Crosetto spinge per gli investimenti militari, la caccia vogliono farla negli spazi urbani... l’amore per le armi di Fratelli d’Italia mi sembra evidente».
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BOOMERANG
Insomma, alla fine della fiera la cosa si è rivelata un clamoroso boomerang. Non solo la notizia si è rivelata infondata, con l’arrivo della doppia smentita, ma si è pure scoperto che l’idea che tanto indignava la Stampa e i compagni era venuta per primo a un ministro del Pd ed è stata poi ripresa dal leader del Movimento Cinque Stelle. Altro che destra che ama le armi. Altro che libro e moschetto... Così, ieri, sulla questione è tornato anche il Foglio, con un articolo di Maurizio Crippa che ricostruiva tutta la vicenda e la riassumeva così: «Al terzo giorno di pistolettate a salve succede l’inevitabile. E cioè che il glorioso quotidiano che ha svelato il fascistissimo piano per trasformare le nostre pacifiche scuole in incubatori della brigata Azov si è sparato sui piedi». Già, succede. Come nel tiro a volo, bisogna prendere bene la mira...
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