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L'aria che tira, Cav assolto? Friedman fuori controllo: "Se dici bunga bunga..."

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A due giorni dall'assoluzione arrivata nel processo Ruby-ter, si continuna a parlare di Silvio Berlusconi. Lo si fa anche a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7, la puntata è quella di venerdì 17 febbraio. E ospite in collegamento ecco Alan Friedman, il giornalista americano, "nemico" storico del Cavaliere, contro il quale è solito riversare opinioni anche piuttosto estreme. E di fatto, il ritornello non cambia.

L'assist a Friedman lo offre Myrta Merlino, che prima di dargli facoltà di parola mostra un servizio con alcune storiche battute - piccantelle - di Berlusconi. E quando gli fa notare che Silvio è "larger than life", ecco che Friedman risponde: "Se posso spiegare, visto dall'America o dal resto d'Europa e del mondo, anche dall'Asia, Berlusconi è una specie di pop-star italiana, una specie di rockstar. È forse il nome più famoso all'estero dopo Giorgio Armani. E questo non è detto che sia il migliore export, non è la moda o il cibo. È un export italiano culturale: quando si associa la parola bunga bunga a Berlusconi all'estero, è molto indicativo. Quindi Berlusconi è una figura larger then life, il più famoso italiano nel mondo", sottolinea Friedman, rimarcando come questa celebrità, però, non sarebbe cosa buona e giusta. 

 

E ancora: "La storia del bunga bunga è durata 10 anni, per lui è stata una sofferenza, per il Daily Mail è stata un lungo filone. L'Italia è un paese diviso: c'è che condanna o assoluzione che sia, ritengono Berlusconi colpevole. E viceversa", conclude Alan Friedman con insolito terzismo (scordando di ricordare, però, che lui è uno di quelli che "condanna o assoluzione che sia, ritengono Berlusconi colpevole).

L'aria che tira, Friedman contro Berlusconi: il video

 

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