Cerca
Logo
Cerca
+

Papa Francesco, un "Conclave in segreto" alle sue spalle

  • a
  • a
  • a

La notizia buona è che Papa Francesco non è in fin di vita, anzi sta migliorando e sabato potrebbe addirittura essere dimesso consentendogli di partecipare ai riti della Settimana Santa. Quella meno buona è che potrebbe anche lui, come il suo predecessore Benedetto XI, rinunciare al pontificato. Il condizionale è d'obbligo, ma di colpo le ipotesi astratte su cui ha ragionato pubblicamente Bergoglio circa un suo passo indietro in caso di problemi di salute o di perdita di lucidità sembrano farsi più concrete. Nei mesi scorsi, ricorda Massimo Franco sul Corriere della Sera, Francesco aveva rilasciato una serie d'interviste nelle quali ha lasciato intendere intenzioni non sempre coincidenti: fino a precisare, di fronte a voci interessate di possibili dimissioni, che il papato è tendenzialmente a vita. Poi però i suoi problemi fisici si sono prepotentemente manifestati e le speculazioni sul futuro prossimo della Chiesa si sono riaccese. Complice anche la mancanza di trasparenza riguardo alle condizioni di salute del Papa, che permette a nemici e amici di scegliere la narrativa preferita senza che l’opinione pubblica sia in grado di capire fino in fondo come stanno le cose.

 

 

Massimo Franco fa notare l’agitazione febbrile e un po’ scomposta che anonimamente mostrano amici e avversari, per motivi opposti. I primi, perché temono che quanto è accaduto avvicini non solo la rinuncia ma la resa dei conti in una Chiesa profondamente divisa. Gli altri, perché confidano che l’indebolimento di Francesco acceleri un Conclave dai contorni misteriosi, ma considerato tra i più difficili e conflittuali degli ultimi decenni. In un momento in cui dovrebbero emergere soprattutto la compassione e la solidarietà nei confronti di Bergoglio, peraltro arrivate da più parti, rispunta invece anche la divisione quasi tribale sopravvissuta a ogni papato; e non sanata nel decennio di Francesco. È un conflitto sordo che il Papa percepisce, e del quale soffre. Poche ore prima del malore che ha portato Francesco al ricovero al Gemelli, il prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein, aveva confidato al Corriere: "Credo che non pochi cardinali avrebbero vissuto bene se Angelo Scola fosse stato Pontefice". Un altro dispiacere per Francesco. "Lui stesso analizzerà quanto gli è accaduto, e ne trarrà le conclusioni", ha rivelato una fonte a Massimo Franco. L’impressione è che in Vaticano stiano un po’ tutti col fiato sospeso, e in un silenzio che conferma il disorientamento e l’incertezza.

 

Dai blog