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Schlein, la sconcertante difesa della Murgia: "Non conosce Lalique..."

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Cosa non farebbe Michela Murgia pur di difendere Elly Schlein. Sperando di cancellare lo scivolone sull'armocromista, la scrittrice arriva a pubblicare uno screenshot, una conversazione tra lei e la leader del Partito democratico. Il contenuto? Un dibattito (e già dice tanto) sul marchio francese noto per la produzione di arte vetraria, tra cui bottiglie di profumo. La didascalia? "Questa è la donna che da dieci giorni stanno provando a far passare per radical chic". Poi sotto, una foto che la Murgia invia all'amica e il messaggio: "Ti dico solo che anche il sapone in bagno è dentro a dispencer di Lalique".

 

 

La replica è un semplice: "Cos'è Lalique?". Ed ecco che alla scrittrice basta questo. "Sei irrecuperabile, ora posto questo scambio". Insomma, per la Murgia è la riprova che la Schlein, politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera, nonché figlia di professori universitari ed ex europarlamentare, è una cittadina comune. E pensare che solo qualche giorno fa ha fatto discutere la sua confessione. Da buona comunista la Schlein sborsa ben 300 euro l'ora. In associazioni no profit? Per i bambini che soffrono la fame? Per chi non ha un lavoro? No, niente di tutto questo. Ma per una personal shopper. 

 

 

La consulente infatti le indicherebbe quali vestiti indossare e come combinare i colori. Una priorità a cui la segretaria del Pd proprio non può fare a meno. "Le mie scelte di abbigliamento - ha confessato - dipendono sicuramente dalla situazione in cui mi trovo. A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale. In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista". Poco importa se il costo è tutt'altro che esiguo, lei non conosce Lalique.

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