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Myrta Merlino in tenda? "Sarà un caso, ma ieri il governo..."

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Myrta Merlino lascia la tenda, ma non gli studenti. Dopo aver aperto L'Aria Che Tira di ieri sedendosi in quello ormai divenuto un simbolo di protesta, la conduttrice di La7 spiega la sua scelta. "Ho capito che eravamo di fronte a un problema concreto, un grido d'allarme - esordisce nella puntata di venerdì 12 maggio in riferimento alla denuncia per il caro affitti -. La protesta è dilagata in tutta Italia, anch'io sono entrata in tenda per solidarietà". 

 

 

Non solo. La giornalista ricorda che la sua trasmissione "continua a seguire sempre quanto accade, sia perché è un nostro dovere, sia perché è la nostra vera passione". Da qui la spiegazione: "Ieri sono entrata in una tenda, proprio in questo programma, per dire che quella battaglia dei ragazzi era giusta e sacrosanta". La Merlino, per l'occasione, ha segnalato che "nell'ultima Finanziaria è successa una cosa molto concreta, sono stati tagliati 330 milioni di euro destinati proprio al fondo per gli affitti universitari".

 

 

Da qui il malizioso sospetto sul governo: "Sarà un caso, ma ieri il Consiglio dei Ministri ha stanziato 660 milioni del PNRR proprio per gli alloggi universitari, il doppio". Insomma, conclude, "mi pare di poter dire che questa non è solo la protesta di un gruppo di ragazzetti viziati o fannulloni. Se in questo Paese scendere in piazza serve ancora a qualcosa, a me serve una gran bella notizia". Ecco allora la stoccata finale: "I nostri ragazzi lottano per un principio fondamentale, sancito anche dall’articolo 34 della nostra Costituzione. È inaccettabile che a Roma o a Milano si spendano oltre 600 euro più spese per una stanza-topaia".

 

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