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Massimo Cacciari umilia la sinistra: "Non ha niente a che fare coi fascismi"

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Si parla di Comunali a Otto e Mezzo, dove, nella puntata di lunedì 29 maggio, è Massimo Cacciari a dire la sua. Interpellato da Lilli Gruber, il filosofo si schiera con Elly Schlein: "Ha ragione, siamo in una crisi di tutte le socialdemocrazie europee. Non basta lei per rimontare. Qua bisogna riformare tutto, anche se la strada è difficilissima e queste elezioni erano scontatissime".

 

 

La leader del Partito democratico, di fronte al risultato delle urne, ha parlato di sconfitta. "È una sconfitta netta, sono elezioni amministrative ma dimostrano che il vento delle destre è ancora forte. Ringraziamo tutti i nostri candidati. Sapevamo sarebbe stata difficile, non si cambia in due mesi e non passa mai da singole persone, per cui ci vorrà più tempo per ricostruire un centrosinistra nuovo e vincente. Andata male nei capoluoghi, meglio nei comuni medi. Il Pd primo partito di lista non è consolazione. Perché da soli non vince, serve costruire un campo credibile. Perché la destra quanto si tratta di andare al voto si presenta unita", ha dovuto ammettere.

 

 

Eppure non è del tutto d'accordo Alessandro Sallusti. Per il direttore di Libero "questo risultato non era scontato, visto che Repubblica il 16 maggio titolava 'la destra si è fermata". Ma d'altronde "è la narrazione della sinistra". Ecco allora il consiglio al Pd: "Dovrebbe cambiare narrazione, ogni volta ripetono la parola destra con accezione negativa. Se pensano di usare Fazio, Littizzetto e Annunziata, auguri". E a quel punto, incalzato dalla conduttrice di La7, Cacciari sbotta lanciando una chiara frecciata a Pd e compagni: "La destra va benissimo, ma non ha niente a che fare con i fascismi". 

 

 

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