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Testamento Berlusconi, 100 milioni per Marta Fascina: "Preparati, cosa ti diranno"

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Nel testamento di Silvio Berlusconi c'è un "legato", un lascito per Marta Fascina, la donna che è stata sua compagna dal 2018, negli anni del tramonto, i più difficili dal punto di vista della salute del leader di Forza Italia, scomparso poco meno di un mese fa. Alla deputata azzurra il Cavaliere ha lasciato 100 milioni di euro, rivela il Corriere della Sera che ha visionato in esclusiva i documenti aperti giovedì pomeriggio. Altri 100 andranno al fratello Paolo Berlusconi e 30 a Marcello Dell'Utri, amico e collaboratore storico fin dai tempi "eroici" di Milano 2, tra anni Sessanta e Settanta. 

 

 

 

Tutti gli occhi erano incentrati su quanto sarebbe toccato alla Fascina, ovviamente, perché la sua presenza riconosciuta dai figli e apprezzata in particolar modo da Marina, non era fissata formalmente. Tanto è vero che la "moglie" è stata "tenuta distante dalla liturgia del testamento", sottolinea Tommaso Labate sul Corsera. Quanto le tocca è scritto in una lettera integrativa al testamento vero e proprio, così come per Paolo e Dell'Utri, accompagnata da parole molto dolci, "per tutto il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me". 

 

 

 

Nei giorni scorsi sono corse molte voci maliziose, ricorda ancora Labate, tanto che gli amici più stretti ammessi a Villa San Martino avevano messo in guardia la Fascina: "Qualunque sarà la cifra, preparati. Diranno che hai avuto troppo o troppo poco, mai il giusto". Perché oltre ai soldi, c'è in ballo la stessa residenza di Arcore, "con un'area della proprietà in cui Fascina potrà vivere per i prossimi anni", prosegue il Corsera.

Non è ancora chiaro se "quella o altre proprietà immobiliari possano essere entrate a far parte dell'integrazione al testamento che Berlusconi ha scritto apposta per lei". L'ultimo aspetto, più rilevante dal punto di vista pubblico, è il ruolo che Marta avrà in Forza Italia. "Un ruolo che in questo momento non c'è, domani chissà. Fascina e la sua area sostengono la corsa di Antonio Tajani alla presidenza, in tutto quel risiko di passaggi obbligati che Forza Italia dovrà affrontare da qui al 2024; e, nel dibattito che si è innescato sugli assetti della maggioranza, sono saldamente ancorati al governo di Giorgia Meloni", scrive Labate, che poi riporta una fonte azzurra: "Se Fascina chiedesse un incarico per sé, nessuno glielo negherebbe".

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