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Patrick Zaki, Dagospia sgancia la bomba: "Ha la laurea da pochi giorni, eppure..."

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Una lettera al curaro, quella ricevuta e pubblicata da Dagospia. Si parla di Patrick Zaki, il ragazzo egiziano tornato in Italia ieri - domenica 23 luglio - dopo aver ottenuto la grazia da al-Sisi in virtù dell'opera diplomatica del governo e di Giorgia Meloni. Un ritorno, quello di Zaki, che come è noto ha fatto parecchio discutere, in primis per la scelta di non avvalersi del volo di Stato, come a marcare le distanze da quel governo di centrodestra da cui si sente molto distante e che ha ringraziato con considerevole ritardo.

Insomma, si fa un gran parlare di Zaki. O meglio, del "ricercatore" Zaki. Ed è proprio la definizione di "ricercatore" al centro della velenosa missiva pubblicata da Dagospia e firmata da Gatto Giacomino. "Caro Dago, sono anni che Patrick Zaki viene definito dalla stampa italiota il ricercatore egiziano senza essere laureato. Da pochi giorni ha conseguito la laurea (senza aver dato esami o li ha dati pro forma) e continuano a chiamarlo ricercatore. Cosa starebbe ricercando? Non si sa!", s'interroga l'aficionado del sito diretto da Roberto D'Agostino.

 

Ma non è finita. Il lettore aggiunge: "Per diventare ricercatore bisogna avere almeno una laurea magistrale, magari una specializzazione o un master, di sicuro un dottorato (PhD), e infine qualche anno di esperienza in centri di ricerca e università italiane e straniere. Poi bisogna trovare un lavoro nel settore privato o in quello pubblico. In quest'ultimo devi fare gavetta, essere raccomandato e vincere un concorso", conclude la sua intemerata in modo ancor più caustico.

 

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