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Andrea Giambruno nel mirino dell'Economist: "Meloni condivide?"

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Forse bisogna capirli: a Londra piove sempre e l’estate è solo un autunno un po’ più tiepido. Non hanno il cielo azzurro di Roma né il nostro mare che piace tanto ai turisti. Ma qui le bellezze turistiche centrano poco. La questione è che l’Economist, rivista britannica mai tenera con i governi di centrodestra, stavolta ha deciso di attaccare l’esecutivo in carica con un servizio dal titolo “La torrida estate italiana scotta Giorgia Meloni”.

L’articolo comincia parlando delle alte temperature, del caldo record di luglio e agosto e degli incendi che hanno colpito una parte dello Stivale, specie al Sud, ma che - a detta di tutti gli esperti- sarebbero colpa dei piromani e del surriscaldamento globale. Eppure, per il giornale di proprietà di Exor (dunque Elkann, e dunque stesso editore di Stampa e Repubblica, quotidiani specialisti di eco-ansia), il problema sono le affermazioni in televisione contro l’allarmismo climatico da parte di Andrea Giambruno.

«Ciò che colpisce è che a diffonderle sia stato un giornalista che è il compagno del primo ministro, Giorgia Meloni, e il padre della loro bambina», scrive l’Economist, ricordando che «quest’anno l’Italia ha sofferto più di ogni altro paese europeo, ad eccezione della Grecia, a causa di eventi meteorologici estremi». Il giornale britannico si chiede se «Meloni condivide l’atteggiamento del suo partner. Ha riconosciuto che le emergenze legate al clima saranno sempre più frequenti, evitando però di dire perché».

In sintesi, per il settimanale che in passato ci ha accusato di «instabilità politica» e «bassa crescita» e che ha sempre avuto un pregiudizio anti-italiano, dire che il governo Meloni sta andando bene oggi è troppo difficile. Meglio attaccare sul clima. E affermare, esattamente come fa la sinistra, che se fa troppo caldo è colpa di Giorgia.

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