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Massimo Giletti indagato, furia-Crosetto: "In che paese viviamo"

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Guido Crosetto non contiene la propria indignazione dopo che Massimo Giletti è finito sotto indagine dopo la querela del boss Graviano. "Solidarietà a Massimo Giletti - esordisce nel suo tweet il ministro della Difesa -. Viviamo in un Paese al contrario". Il giornalista ed ex conduttore di Non è l'Arena è stato indagato per diffamazione dalla procura di Terni in base alla denuncia del boss mafioso Giuseppe Graviano, detenuto nel carcere ternano di vocabolo Sabbione.

 

 

Una notizia che ha preso in contropiede anche Daniela Santanchè. "Tutta la mia solidarietà a Massimo Giletti - ha detto -, un professionista serio, ma prima di tutto un uomo libero, indagato per diffamazione dopo la querela del Boss Graviano". Lo stesso Giletti ha voluto dire la sua a riguardo. "Io sono per la garanzia assoluta - sono state le sue parole rilasciate all'Adnkronos -. Per me chiunque, anche uno stragista può fare una querela. Peccato che in questo caso è il fratello dell'uomo che mi ha condannato a morte e per cui sono sotto scorta. E io non posso accedere agli atti. Ho fiducia totale nella giustizia ma a volte mi sembra di vivere in un Paese al contrario".

 

 

D'altronde il giornalista è stato querelato da Graviano, detenuto nel carcere umbro dove sta scontando diversi ergastoli per mafia. Ma il fascicolo - secondo quanto anticipato da EtruriaNews - sarebbe stato secretato. Non è affatto escluso dunque che l'indagine si concluda con un'archiviazione. 

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