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Vittorio Feltri, "nella cacca": gelo a Zona Bianca

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Vittorio Feltri ha ribadito la sua contrarietà alle vacanze estive e ha spiegato perché non se ne concede neanche una da 45 anni. Ospite di Zona Bianca, il direttore editoriale di Libero ha offerto una motivazione un po’ “sporca” ma che ritiene perfettamente sensata: “Non ho mai messo piede a mare, neanche da ragazzino. Bisogna sapere certe cose: al mondo esistono 8 miliardi di abitanti che tutte le mattine ‘evacuano’, secondo voi dove va a finire quella roba? Prima magari nei fiumi, ma prima o poi arriva… quindi io non posso sopportare di dovermi tuffare nella cacca”.

 

 

Nei giorni scorsi Feltri si è espresso in maniera ancora più dettagliata sulla sua contrarietà alle vacanze estive: “Scioperi di treni e aerei, ritardi, bagagli smarriti, località gremite di turisti, file, attese, costi elevatissimi a fronte di servizi spesso scadenti, truffe, rincari folli, incendi, non sono pochi gli imprevisti che trasformano la vacanza, che dovrebbe essere una occasione di svago e riposo, in un motivo di stress e addirittura di malessere psicofisico. Ecco perché non godo delle ferie dal lontano 1981, da allora mi procuro di lavorare ogni santo giorno dell’anno, inclusi sabati e domeniche, quando sono sempre presente in redazione”. 

 

 

“Eppure - ha scritto Feltri su Libero - nonostante la villeggiatura spesso sia causa di esaurimento nervoso, gli italiani non rinunciano a questo rito, che perpetriamo dagli anni Sessanta, quelli del cosiddetto ‘boom economico’, allorché si impose anche la sciocca moda della tintarella. Da allora partire in agosto è divenuto un imperativo categorico, tanto che le famiglie ogni anno si indebitano fino al collo pur di non sentirsi da meno rispetto a parenti, amici, colleghi, i quali non fanno altro che domandare: ‘E tu dove andrai in vacanza questa estate?’”. 

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