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Vannacci linciato, Mentana: "Il modo migliore per perdere la battaglia"

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"Mi pare chiaro che la battaglia delle idee non possa oggi essere combattuta come una sorta di opera di civilizzazione di indigeni ignoranti compiuta da autoproclamati portatori di valori superiori e più moderni. È il modo migliore per perderla": Enrico Mentana l'ha scritto in un post su Facebook, riferendosi al caso del generale Roberto Vannacci, destituito dalla guida dell’Istituto geografico militare dopo aver pubblicato un libro giudicato inopportuno soprattutto per le frasi sugli omosessuali. 

 

 

 

"Molta parte di quel che ha scritto Vannacci è facilmente reperibile nei discorsi elettorali di Orban, ma anche nelle leggi in via di approvazione alla Duma russa, oltre che nei programmi della Vox spagnola", ha sottolineato ancora il direttore del TgLa7. Secondo lui, ci sono due Italie: da una parte ci sono "le immagini e le parole nobili e impegnate viste e ascoltate anche pochi giorni fa attorno all'addio di Michela Murgia. Vi si rifletteva una nobile élite, e con essa una corrente forte soprattutto tra le nuove generazioni". Dall'altra c'è un mondo del tutto diverso: "In parti non marginali del paese profondo, la reazione a quel 'catechismo etico-politico calato dall'alto' è stata e resta di estraneità e anche non di rado di ostilità. E si manifesta anche nell'adesione alle tesi riportate nel libro del generale".

 

 

 

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