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Michela Murgia “mi faceva venire il nervoso”: sinistra in tilt, chi lo dice

Michela Murgia  

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Natalia Aspesi ha risposto a un intervento di una lettrice su Michela Murgia e su ciò che ha rappresentato. “Mi faceva venire il nervoso - ha scritto la giornalista sul Venerdì di Repubblica - mi pareva che il suo sorriso, la sua foga, e soprattutto quel che diceva, fossero storie, come pensa lei, vecchie, che arrivavano con grande ritardo rispetto a quel che avevamo vissuto negli anni importanti della nostra ribellione, e da lì non riuscivamo più a muoverci, sempre a ripeterci quel che ci eravamo già detti negli anni belli, i 70, gli 80, e chi la pensava così era vivo, giovane, e tutto portato al futuro”. 

 

 

La Aspesi è invece rimasta molto colpita dal modo in cui la Murgia se n’è andata: “La sua morte gridata e accolta sempre sino all'ultimo con le sue serene risate, e fra i tanti lacrimosi articoli sulla sua fine quello che mi è sembrato il più bello è l'intervista di Repubblica al dottore che l'aveva in cura. Quando lei ha annunciato la sua morte non ci ho creduto, quando si è fatta rasare i capelli non ci ho creduto, quando si è sposata non ci ho creduto”.

 

 

“E poi - ha aggiunto - da un giorno all'altro, a 50 anni, è morta. Lei ha ragione, forse l'apoteosi è stata davvero un eccesso, ma perché? Perché credo che la gente abbia sentito che quella era una voce libera come non ce ne sono più, che lei aveva deciso di morire per dare coraggio alla paura degli altri. È stato forse l'ultimo grido prima che il silenzio cadesse tra noi”.

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