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Claudia Fusani, fango sulla Meloni: "Doveva applaudire Gentiloni, non lo ha fatto"

Claudia Fusani

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Claudia Fusani nel descrivere su Il Riformista la cronache dei funerali di Stato di Giorgio Napolitano ne approfitta per gettare il solito fango sulla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "L’ennesima prima volta nella lunga vita politica di Giorgio Napolitano è stata quella di mettere tutti insieme nell’aula del Parlamento per lui così centrale nella vita democratica e dare l’ultima lezione. Su cosa deve essere la politica. E sul valore delle istituzioni", premette la giornalista.

 

 

La quale poi parla dell'intervento di Gianni Letta: "L’ex sottosegretario, uomo forte di palazzo Chigi, ha smontato la tesi del complotto che tanti analisti, soprattutto di destra, hanno alimentato in questi giorni. 'Due persone così diverse e lontane, tra loro c’è stata una convivenza difficile, con momenti di tensione e polemiche ma da tutte e due le parti non vennero mai meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale e del rigoroso rispetto delle forme e dei limiti fissati dalla Costituzione'. Di fronte ad un lutto che Letta definisce 'repubblicano' non ci possono essere divisioni", sottolinea la Fusani. "Morto tre mesi fa Berlusconi, morto oggi Napolitano, si chiude idealmente 'un capitolo tormentato della nostra storia'".

 

 

Quindi la giornalista tira una bordata alla Meloni: "Ogni intervento si conclude tra gli applausi. Il rito è laico. Si può. Si deve", scrive. "Giorgia Meloni però non applaude Paolo Gentiloni che tratteggia il Napolitano europeista e atlantista convinto, scelte di campo 'non retoriche ma frutto di un cambiamento di rotta all’interno del Pci'. Per lui, ha detto Gentiloni, 'l’Europa è stata sempre la via maestra. E noi cercheremo di seguirla sempre con te'".

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