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Generale Vannacci, "cosa farei con un figlio gay": sinistra in tilt

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"Non mi farebbe nessuna paura avere un figlio omosessuale. Ma se mio figlio o mia figlia iniziassero ad avere dubbi cercherei di orientarli verso l'eterosessualità". 

Una frase, quella del generale Roberto Vannacci intervistato da Bianca Berlinguer a E' sempre CartaBianca su Rete 4, che immaginiamo scatenerà nuove polemiche a sinistra già inviperita per il libro del militare, Il mondo al contrario. Una sfida al politicamente corretto su tematiche delicatissime come immigrazione, integrazione e diritti LGBTQ.

 

 

Vannacci si presenta in studio con un voluminoso plico di fogli e la Berlinguer si allarma: "Che si è portato il papello? Ritagli del suo libro?", "No, dei cartoncini di supporto qualora fossero necessari. Hanno funzionato la volta scorsa".

 

 

 

Prima domanda, sulle politiche del governo contro l'immigrazione, e primo dribbling: "Non parlo dell'attività del governo, ma come ho scritto nel mio libro l'esempio è quello dell'Australia, un paese democratico capace di tenere bassi i numeri dell'immigrazione".



Guarda qui il video integrale dell'intervista di Bianca Berlinguer al generale Vannacci

 

Quindi la Berlinguer gli chiede conto dell'eventualità di avere una figlia gay o fluida. "Non avrei nessuna paura o nessun problema, il compito dei genitori è supportare i figli in quello che vogliono i figli, non in quello che vogliono i genitori. Se però avessero dei dubbi, certamente li orienterei verso l'eterosessualità così come li oriento verso tante altre cose che reputo opportune e normali". "Ma l'omosessualità non si può correggere", contesta la presentatrice. "Io non sono un esperto, ma gli orientamenti sessuali sono influenzati anche dagli agenti esperti. E se è così, perché non provarci?"

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