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Nicola Porro smaschera Borrell: "Avrà detto le stesse cose ai cinesi?"

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"Mentre i cinesi dicono una cosa chiara ed evidente e gli americani ne dicono un'altra con lo spostamento di portaerei, in Europa c'è qualsiasi cosa": Nicola Porro ha sottolineato la confusione che regna in Europa in merito alla guerra tra Israele e Hamas. Nel suo editoriale all'inizio della puntata di Stasera Italia su Rete 4, il giornalista ha spiegato: "Un tempo Kissinger diceva: 'Non so con chi chiamare quando devo parlare col signor Europa'. Oggi il Kissinger di quei tempi, l'uomo che con lo Yom Kippur qualcosa ebbe a che fare nella mediazione, avrebbe sentito Ursula von der Leyen andare da Netanyahu e dire delle parole molto chiare". La presidente della Commissione europea, infatti, al primo ministro israeliano ha detto: "Signor primo ministro, quello che ho sentito e ho visto mi ha spezzato il cuore. Di fronte a questa tragedia indicibile, c'è solo una risposta possibile. l'Europa è al fianco di Israele".

Commentando l'intervento della von der Leyen, il conduttore ha aggiunto: "Sì certo, se non fosse che il ministro degli Esteri europeo Borrell, che abbiamo sentito in tanti casi riferiti all'Italia, ricordate i finanziamenti in Tunisia, dice cose un po' diverse e soprattutto le dice in Cina. Cose non esattamente in linea con quanto detto dalla presidente della Commissione europea".

L'Alto rappresentante europeo, infatti, si è espresso così in merito alla situazione in Medio Oriente: "Certamente difendiamo il diritto di Israele a difendersi dall'attacco che sta subendo, ma come ogni diritto ha un limite e questo limite è rappresentato dal diritto internazionale e dal diritto umanitario internazionale". Parole a cui Porro ha controbattuto: "Sono certo che i limiti del diritto li avrà espressi anche ai cinesi riguardo i diritti dei musulmani in Cina che evidentemente non sono molto tenuti in considerazione, basti pensare alle stragi degli uiguri". Infine, il giornalista ha sottolineato il punto fondamentale, e cioè che "un'Europa fatta da 27 ministri degli Esteri dovrà un po' capire come comportarsi".

 

 

 

 

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