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Chamath Palihapitiya, lo srilankese che fa disperare Elkann & De Benedetti

Leporello
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Per la dannazione delle fattucchiere nostre, i giornali di John Elkann, quello di Carlo De Benedetti e la tivù di Urbano Cairo, Chamath Palihapitiya – comparata l’illusione buonista alla realtà – come il bambino della fiaba di Andersen scopre che “il Re è nudo!”, che l’intero storytelling dei buoni & giusti nasconde un sacco di balle.

Ecco il catalogo.

1) Ammette di essersi sbagliato su Donald Trump “apprezzando” adesso ciò che l’ex presidente è stato in grado di fare.

2) Riconosce che “la sindrome del disturbo di Trump ha causato più danni di quanto Trump abbia mai fatto”.

3) “Muro di confine”. Abbiamo eliminato il messaggio solo perché non ci piaceva il messaggero ma, adesso, abbiamo scoperto che era giusto farlo. 

4) Emettere debito a lungo termine per rifinanziarsi quando i tassi erano a zero: abbiamo eliminato il messaggio perché il messaggero non ci piaceva. 

5) Pace in Medio Oriente, anche qui abbiamo eliminato il messaggio e solo perché non ci piaceva il messaggero. 

6) “Quando – chiosa, Palihapitiya – smetteremo di darci la zappa sui piedi?”.

Il Re è proprio nudo e come le stelle che – mute – stanno guardare mute, così le fattucchiere: mute.

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