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Giambruno, lo sfogo di Cruciani: "Codici etici della min***, siamo schiavi"

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Giuseppe Cruciani prende le difese di Andrea Giambruno. Dopo i fuorionda di Striscia la Notizia, la separazione da Giorgia Meloni e l'autosospensione dal Diario del giorno, è il conduttore de La Zanzara a tornare sul caso. E lo fa ancora una volta a modo suo, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. "Non si può più scherzare come ha fatto Giambruno, che subito si grida al machismo, al sessimo, alla violazione dei codici etici della min***a voluti da 4 associazioni del ca**o di cui siamo ormai schiavi. Questa è la realtà", tuona durante una puntata in onda su Radio 24.

Qui Cruciani dà una sua versione dei fatti, arrivando a dire che "è parso abbastanza evidente che lo abbiano voluto impallinare". Il motivo? "Giambruno è stato pizzicato in un fuorionda a dire certe cose, ma non ha detto niente". Per lui "viene usato quel fuorionda per andargli contro, viene accusato delle peggiori nefandezze, di sessismo, di maschilismo e di aver usato di dire parolacce. Ma nei fuorionda ognuno può dire le peggio cose, è successo anche a me. Ha detto ‘ca**', oddio. Ha fatto dei complimenti a una ragazza in studio e parlano di maschilismo tossico. Vi dovete vergognare". 

 

 

Cruciani corre dunque in difesa della liberà del giornalista, che "non conosco e non ho mai visto", ma che deve essere libero di dire ciò che vuole. Il conduttore radiofonico non manca però di fornire un consiglio ai volti della televisione: "Bisogna stare più attenti"

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